L'Opera

PRESENTAZIONE DELL'OPERA

Dal carteggio Mussolini-Churchill all’enigma Rudolf Hess, al ruolo ed al destino post-bellico di Shinrokuro Hidaka nel progetto mussoliniano di pace separata con l’URSS nell’estate 1943, al ruolo di Joseph Patrick “Joe” Kennedy Sr. nel contrapporsi agli istinti guerrafondai mondiali di Churchill e F.D. Roosevelt contro Berlino nel 1939, alle morti, tra le altre, del duca di Kent, Thomas Edward Lawrence e di Władysław Eugeniusz Sikorski, sino ai dossier dei servizi italiani e di Giacomo Carboni ceduti all’OSS e conservati negli archivi d’intelligence USA, ed ancora un’infinità di documenti britannici, russi, italiani ed internazionali delineano i contorni di un elettrizzante viaggio investigativo all’interno delle trame oscure ed i lati nascosti del conflitto 1939-1945. Una ricerca approfondita e molto rigorosa con cui l’Autore, Alessandro De Felice, ha smontato le altre ipotesi pezzo per pezzo, sulla scorta di centinaia di carte, ricerche dimenticate e rapporti d’intelligence statunitensi. La conferma dell’esistenza della corrispondenza top secret tra Winston Churchill ed il Duce d’Italia sarà sicuramente una delle più sconvolgenti acquisizioni sul Ventesimo secolo che la storia abbia raggiunto e che verrà sviluppata in un lavoro monografico successivo. Le sue implicazioni sono della più vasta portata e della più grande importanza che si possa immaginare. A latere di essa, l’autore presenta, per la prima volta, un memoriale anonimo di un familiare di un agente dei servizi italiani sulla morte di Mussolini e sull’identità del presunto killer inglese del Duce e di Clara Petacci. Oltremodo interessante anche l’analisi dei rapporti tra Mussolini e Camillo Castiglioni, il banchiere-finanziere ed amico ebreo del Duce fascista. Il saggio in oggetto, come promette risposte ad alcune delle nostre settantennali domande, così ne pone altre persino più importanti. Portandosi ad un livello di considerazione e conoscenza superiore, questo lavoro storiografico, adrenalinico e dal ritmo incalzante, riesce a spalancare alcune porte, sino ad oggi, sigillate ed invalicabili. Una ricerca storica sorprendente, che pone terribili domande sul Novecento politico e sulla geopolitica contemporanea. In ultima analisi, l’Autore acquisisce, con questa fatica storiografica ultraventennale, la sicura consapevolezza documentale di aver oltrepassato una soglia segreta e proibita.

Poco prima che Rudolf Hess arrivi in Scozia il 10 maggio 1941, si tiene un’importante riunione presso l’abbazia di Woburn, quartier generale dello Special Operations Executive (SOE) britannico. All’incontro sono presenti alti esponenti del SOE, del Ministero degli Esteri, del Ministero dell’Informazione e del Ministero della Guerra Economica del Regno Unito. Ciò include Hugh Dalton, all’epoca capo del SOE e Anthony Eden, il ministro degli esteri di Churchill. Il verbale di questa riunione è stato recentemente declassificato. I verbali rivelano che i membri erano molto depressi per la situazione in cui si trovava il Regno Unito nel maggio 1941. I membri hanno parlato di come sembrava che il Regno Unito fosse sul punto di perdere Malta, Creta e Cipro. L’incontro ha anche pianto la perdita della Grecia e le recenti sconfitte in Medio Oriente. Il petrolio russo potrebbe ora essere inviato alla Germania nazista attraverso il Mar Nero e la Grecia. Il commento più interessante a verbale arriva da un oratore non identificato il quale afferma che la situazione è così grave che: «Dovremmo quindi incoraggiare i tedeschi ad attaccare la Russia ingannando (lett. «fuorviando») Hitler e suggerendo che le grandi sezioni sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti, che hanno preferito vedere il rovesciamento del regime russo piuttosto che tedesco, potrebbero essere preparate a forzare una pace di compromesso tra Gran Bretagna e Germania e unirsi per distruggere il nemico comune, il comunismo». Ovviamente l’oratore ha ragione: a meno che gli inglesi non riescano a convincere Hitler ad invadere l’Unione Sovietica nel 1941, la guerra sarebbe perduta per Londra. Questo era noto dal maggio 1940 ed è per questo che Londra iniziò i negoziati con Hitler già nel 1940. Lo slogan del premier inglese sulla «vittoria a tutti i costi» o sul «non arrendersi mai ai nazisti» era solo la facciata? Questi negoziati anglo-tedeschi si stavano svolgendo (ad insaputa di Churchill?) tramite Samuel Hoare, Lord Halifax, il duca di Kent, il duca di Hamilton ed Albrecht Haushofer tra Svizzera, Portogallo, Spagna e Scozia. Noi sosteniamo che è possibile che Winston Churchill abbia ordinato la morte del generale Sikorski e del Duca di Kent per coprire i negoziati di pace con Hitler nel 1940 e nel 1941. Quando Churchill fece sapere a Stalin che non sarebbe stato accettabile per i polacchi che i sovietici occupassero la Polonia, il premier inglese fu informato del fatto che Stalin sapeva dei negoziati di pace nazi-britannici nel 1940-41 (questa informazione era arrivata tramite la rete di spionaggio di Kim Philby). Il duca di Kent e Rudolf Hess sapevano anche delle promesse di Churchill a Sikorski di non cedere la Polonia all’URSS. Come potevano essere tacitati dopo la fine della guerra? Il 13 aprile 1943, i tedeschi annunciarono la scoperta dei corpi di 4.000 ufficiali polacchi che erano stati assassinati dai sovietici e sepolti nella foresta di Katyn, vicino a Smolensk, in Russia. Stalin affermò che l’atrocità era stata compiuta dai tedeschi. Quando Sikorski rifiutò di accettare la spiegazione sovietica e richiese un’indagine da parte della Croce Rossa Internazionale, i sovietici accusarono il governo polacco in esilio di cooperare con la Germania nazista e interruppero le relazioni diplomatiche il 26 aprile. Sikorski aveva ancora una carta da giocare. Sapeva anche dei negoziati di pace del 1940-41 tra Hitler e Churchill. Avrebbe potuto ricattare Churchill facendolo resistere alle richieste di Stalin dopo la guerra? Il 4 luglio 1943, il generale Sikorski era su un Liberator che faceva rifornimento a Gibilterra. Entro pochi minuti dal decollo l’aereo si è schiantato in mare. In ogni caso, si può affermare con certezza che i documenti britannici ancora classificati non contengono nulla che possa riflettersi negativamente su Rudolf Hess o sulle politiche del governo tedesco dell’epoca. Inoltre, si può affermare con certezza che i documenti che il governo britannico continua a tenere segreti si rifletteranno negativamente sul gabinetto britannico di Winston Churchill in tempo di guerra. Questi documenti soppressi confermano che Churchill cercò di prolungare la guerra, con tutte le sofferenze, le distruzioni e le morti che ciò ha implicato. Alessandro De Felice, studioso d’intelligence storico-politica, indaga. Gli è compagna solo la scomoda solitudine della ricerca inchiodata ad un profondo scavo documentario a ventaglio. Questo, tra gli altri enigmi cruciali del ‘900, il perno investigativo del secondo volume de Il gioco delle ombre

  • VOLUME 1 - 2 e PRIMA APPENDICE (2150 Pagine)

    Parte Prima: La storia ufficiale è un punto interrogativo


    - Premessa: Intelligence archivistica
    - Capitolo I: Guerra obliqua nel Mediterraneo
    - Capitolo II: Crittografia ed intelligence
    - Capitolo III: I "Maestri" inglesi dello spionaggio
    - Capitolo IV: Di mistero in mistero
    - Capitolo V: Roosevelt, la rete russa, l'intelligence
    internazionale e gli omissis di Norimberga
    - Capitolo VI: La morte misteriosa del Duca di Kent, l'antirooseveltismo filo-Asse dei Kennedy,
    l'isolazionismo e la guerra
    - Capitolo VII: Rudolf Hess, l'Inghilterra, la trama esoterica d'intelligence e l'attacco tedesco alla Russia
    - Capitolo VIII: "Sacerdoti",
    astrologi e tibetologi delle SS tra occultismo e spionaggio
    - Capitolo IX: URSS ed intelligence
    - Capitolo X: "Operazione Barbarossa": attacco o difesa tedesca?
    - Capitolo XI: Geopolitica del volo di Hess. Gli errori fatali di Hitler, l'impotente lungimiranza di Mussolini e la saggezza frustrata di Bastianini
    - Capitolo XII: Gli infiltrati sovietici
    - Capitolo XIII: Il mondo sconosciuto e la zona grigia dello spionaggio
    - Capitolo XIV: Il panorama geopolitico mediorientale ed internazionale attorno all'enigma Rudolf Hess
    - Capitolo XV: Guerra ed intelligence in Egitto e mar Mediterraneo

    - Capitolo XVI: La guerra misteriosa e parallela di Mussolini
    all'ombra dei servizi
    - Capitolo XVII: L'inestricabile segreto degli archivi mussoliniani
    - Capitolo XVIII: Diplomazia e/o intelligence
    - Capitolo XIX: Rudolf Hess e gli esoterici del III Reich
    - Capitolo XX: Intelligence nazista
    - Capitolo XXI: Patto Ribbentrop Molotov, protocollo segreto
    addizionale e perno oscuro del mistero R. Hess 
    - Capitolo XXII: Dal volo di Hess al volo del Duca di Kent: il nazismo anglosassone e l'opzione Barbarossa
    - Capitolo XXIII: I diari di Hitler
    - Capitolo XXIV: L'oscuramento dell'Uomo di Spandau e dei suoi colossali segreti
    - Capitolo XXV: Il Microscopio spionistico anglo-americano su Stalin, il Cremlino e la GE.STA.PO. come oggetti di studio dell'intelligence alleata per operazioni segrete

  • VOLUME 4 - 5 e SECONDA APPENDICE (2246 Pagine)

    PARTE SECONDA: l'occhio di bue spionistico anglo-americano sull'Asse e sull'Italia fascista repubblicana

    - Capitolo XXVI: Mussolini, Churchill e i documenti "avvelenati"
    - Capitolo XXVII: Il memoriale di M.A.F. su Mussolini e la ipotesi medico-legale inquietante sugli omicidi del Duce e della Petacci
    - Capitolo XXVIII: Mussolini, Churchill e i documenti "avvelenati"
    - Capitolo XXIX: L'intelligence USA spia Giappone, Argentina e la rete nazista in America Latina. Il ruolo di Cuba e Cile
    - Capitolo XXX: Il carteggio M.-C., il Bottegone ed i segreti del PCI

    - Capitolo XXXI: Documenti italiani predati dagli alleati: ovvero le comode lacune
    - Capitolo XXXII: L'intelligence USA spia l'Italia fascista
    - Capitolo XXXIII: L'OSS ed i servizi segreti italiani dopo il 25 luglio 43: a) il dossier "Carboni", gli assassinii di Ettore Muti e Giovanni Gentile
    - Capitolo XXXIV: Un documento inedito dell'Archivio Carnazza
    - Capitolo XXXV: L'OSS ed i servizi segreti italiani dopo il 25 luglio '43: b) Peter Tompkins
    - Capitolo XXXVI: La "strana" pazzia di Ezra Pound, la storia nascosta dei lager alleati e la morte "misteriosa" di Lawrence d'Arabia
    - Capitolo XXXVII: Mussolini, la Svizzera ed il petrolio: il banchiere ed amico ebreo del Duce fascista: Camillo Castiglioni, esteta e mecenate della finanza mitteleuropea
    - Capitolo XXXVIII: Rapporti segreti dell'O.S.S. sul governo repubblicano
    sociale fascista e sulla morte di Mussolini

  • Alcuni documenti esclusivi e inediti presenti all'interno dell'Opera:

    - Interrogatorio a Karl Haushofer da parte dell'intelligence Alleata a guerra finita in relazione alla missione di Rudolf Hess ed alla trama inglese per ingannare la Germania

    - Il dossier Giacomo Carboni in mano all'OSS statunitense

    - Documenti USA su Giovanni Gentile e la sua morte

    - Documenti Usa sull'arresto di Ezra Pound

    - Documenti top secret su volo, viaggio, missione segreta, rete di relazioni nazi-britanniche ed autopsia su Rudolf Hess

    - Documenti inediti su Shinrokuro Hidaka

    - Documenti inediti su Sunrise Operation connessa alle morti di Mussolini ed Heinrich Himmler

    - Intercettazione telefonica transoceanica del 1943 tra Roosevelt e Churchill legata alla sorte finale di Mussolini

    - Documenti top secret su Heinrich Gestapo Mueller

    - Documenti top secret su Joe Kennedy (padre di JFK) e la Germania nazionalsocialista

    - Documenti top secret su Raimondo Lanza di Trabia

    - Accordi segreti tra OSS statunitense e SIM italiano

    - Documenti segreti su rapporti petroliferi e finanziari di Camillo Castiglioni

    - Spartizione degli archivi della segreteria particolare del Duce

    - Documenti segreti dell'archivio mussoliniano